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Malattie infettive e vaccinazioni
L’avvento dei vaccini ha consentito di ridurre la diffusione di malattie gravi e mortali o addirittura di eliminarle dal mondo, come è avvenuto per il vaiolo.
La riduzione delle infezioni, e dei conseguenti decessi e sequele invalidanti, è andata di pari passo con l’aumento delle coperture vaccinali, essendo la vaccinazione un metodo efficace, sicuro e necessario a prevenire queste malattie, malattie pericolose non solo per il soggetto non vaccinato ma anche per la popolazione intera.
Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV) è stato approvato mediante Intesa in Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio 2017 (Rep. Atti n. 10/CSR) e pubblicato in GU n.41 del 18-2-2017.
Il nuovo Piano intende adottare una politica vaccinale uniforme sul territorio nazionale che costituisce il principale presupposto per assicurare questo Livello Essenziale di Assistenza: infatti tutte le vaccinazioni incluse nel Calendario nazionale sono state inserite tra i nuovi LEA.
Il nuovo piano introduce dei nuovi vaccini, meningococco B e il rotavirus nel primo anno di vita, antipapilloma virus nei maschi e il meningococco tetravalente negli adolescenti, antipneumococco e Herpes Zoster negli anziani.
La deliberazione di Giunta regionale n. 785 del 12 giugno 2017 ha recepito l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019” e ha approvato il Piano regionale prevenzione vaccinale 2017-2019.
Nell’ottica della sostenibilità organizzativa del carico derivante dall’introduzione delle nuove vaccinazioni, il Piano regionale, in virtù dell’intesa delle Regioni col Ministero della salute, prevede un inserimento graduale con chiamata attiva e individuale dei vaccini previsti nel 2017 e nel 2018, in cui avverrà il completamento dell’offerta attiva di tutti i vaccini contemplati nel piano, e che il livello di copertura ottimale del 95% per ciascuna vaccinazione di nuova introduzione, sia raggiunto con gradualità, nell’arco di un triennio;
L’offerta vaccinale avrà luogo con modalità attiva e gratuita e chiamata individuale già a partire dal 2017 per le vaccinazioni previste nello schema seguente, con il completamento dell’offerta attiva nel 2018:
- nel corso del 2017:
- introduzione della vaccinazione anti-meningococcica B ai nuovi nati della coorte 2017,
- introduzione della vaccinazione anti-meningococcica tetravalente ACWY (una dose) nell’adolescente,
- introduzione della vaccinazione anti-pneumococcica nei soggetti di 65 anni di età,
- introduzione della vaccinazione anti-varicella ai nuovi nati a partire dalla coorte 2016,
- introduzione delle vaccinazioni previste per le categorie a rischio,
- introduzione della vaccinazione anti-HPV per i maschi undicenni con inizio della chiamata attiva per la coorte del 2006;
- entro il 2018:
- completamento della vaccinazione anti-HPV a favore dei maschi undicenni per la coorte dei nati nel 2007, con il completamento a recupero della coorte dei nati nel 2006 qualora non raggiunti nel corso del 2017,
- introduzione della vaccinazione anti-rotavirus a tutti i nuovi nati a partire dalla coorte 2018,
- introduzione della 5° dose di vaccino anti-poliomielite nell’adolescente,
- introduzione della vaccinazione anti-Herpes Zoster nei soggetti di 65 anni di età;
Il Piano regionale garantisce la gratuità di tutte le vaccinazioni previste dal Piano, su richiesta del cittadino, relativamente alle coorti di nascita o ai gruppi a rischio individuati dal Piano stesso, nelle more del completamento dell’offerta attiva di tutti i vaccini contemplati nel Piano, prevista entro il 2018.
Il Piano regionale stabilisce inoltre la gratuità della vaccinazione anche a favore di coloro che aderiscano alla vaccinazione in ritardo e, comunque, fino al compimento del diciottesimo anno di età, anche al di fuori delle fasce di età per cui è prevista l'offerta attiva.
Il Piano regionale assicura infine la somministrazione dei vaccini previsti in co-pagamento (vaccino + prestazione) anche a favore di gruppi di popolazione non soggette ad offerta gratuita.